Bonus, bonus, bonus! La “lotteria dei diritti” sembra non conoscere fine in questo Paese allo sbando, tra ristrettezze economiche e palesi incapacità governative ormai sotto gli occhi di tutti, almeno di chi vuole vedere.
L’ultima tendenza, sdoganata già da qualche anno, sono i bonus. Una vera e propria gamification dei diritti, a uso esclusivo di una squallida propaganda politica che vede i cittadini diventare giocatori su improbabili piattaforme tra click-day e code di attesa.
L’ultima, ma solo in ordine temporale, è stata la lotteria del Bonus Trasporti. Dove i pochi fondi stanziati sono esauriti in poche ore costringendo i cittadini a restare in coda, e già solo questo basta a farci ridere a crepapelle, sul portale ministeriale nella speranza di raccogliere una briciola di contributo. Briciola che, in questi tempi magri, può fare la differenza.
Lo squallore di questi tempi, dove anche il diritto al trasporto pubblico diventa oggetto di propaganda politica.
Quanto manca al Bonus Pronto Soccorso? O al Bonus Ambulanza? E il Bonus Aria Pulita? Il Bonus Acqua Potabile? Perché se tutto diventa un gioco, compreso il diritto di potersi permettere di usufruire del trasporto pubblico, allora ci prendiamo la libertà di giocarci su anche noi.
Siena Pirata
